Quel viaggio in Cile indimenticabile

Carretera Austral Cile

Circa 15 anni fa’, io ed il caro amico Alvaro (detto il Marinaretto) , siamo partiti per un’avventura in Cile. Avevamo solo un biglietto aereo ed una mappa di quelle di carta molto belle che hanno delle storie da raccontare (non come il noioso Tom Tom). Prima tappa Puerto Montt, 1.000 km a sud rispetto a Santiago, una piccola cittadina portuale ultimo baluardo di civilta’ prima di intraprendere la Carretera Austral. Dopo una notte passata li’ ed una visita al pittoresco mercato il mattino dopo (che ricordava molto da vicino un girone dell’inferno dantesco per i colori, i rumori e gli odori),  abbiamo affittato una macchina puntato il muso verso sud e via alla scoperta di paesaggi meravigliosi. Il paesaggio e’ unico, andando verso sud sulla destra potrete ammirare dei meravigliosi fiordi e sulla sinistra sembra quasi di toccare con la mano le Ande. In certi punti questo confronto tra montagne alte 2.500 metri a picco sul mare mette quasi soggezione come a doversi scusare per aver interrotto con il proprio passaggio questa fantastica armonia.

Il nostro rifugio per la notte era assicurato dall’ospitalita’ dei Cileni che per qualche dollaro offrivano un comodo letto ed un’ottima colazione al mattino seguente. Ci e’ anche capitato di trovare rifugio in una bellissima casa, isolata ma vicino ad uno dei tanti fiumi che si trovano in Cile. Sapete qual’era l’unico modo di passare da una sponda all’altra del fiume? Una corda fissata tra le due rive a cui era legata una chiatta fatta di tronchi di legno.

Perche’ vi racconto tutto questo: primo perche’ serbo di quel viaggio il ricordo di quei paesaggi magnifici, secondo per ringraziare i Cileni che ci hanno ospitato, terzo per sapere da voi che magari avete fatto lo stesso viaggio in tempi piu’ recenti, quei luoghi serbano ancora quella bellezza e quel fascino immutati.

Spero di tornare in Cile tra qualche anno e di poter trovare lo stesso angolo di paradiso che ricordo.

Saluti a tutti

Riccardo